Due città, un legame antico. Lecce e Napoli si ritrovano al “Via del Mare” nel cuore di un turno infrasettimanale che ha il sapore delle grandi occasioni.
Il vento di Puglia accarezza uno stadio gremito, mentre la storia si intreccia con il presente attraverso un simbolo in pietra: Porta Napoli, che ancora oggi unisce idealmente i due Sud del calcio italiano.
Due mondi a confronto, la differenza è nei dettagli
È scontro tra le due squadre più meridionali della Serie A. Sul campo, però, a fare la differenza sono i dettagli, il cinismo, la freddezza nei momenti chiave. Antonio Conte ridisegna il suo Napoli con un 4-3-3 dinamico: Lucca riferimento centrale, Lang alla prima da titolare, Politano sull’out destro. Dall’altra parte, Di Francesco si affida all’entusiasmo del giovane Camarda, e alla fantasia di Morente e Pierotti.
Il primo tempo è una battaglia vera: fisicità, tatticismi, tensione. Lecce aggressivo, Napoli paziente. L’occasione più nitida capita sui piedi di Olivera, ma Falcone risponde da campione e salva i suoi. I primi 45 minuti si chiudono senza reti, ma con tanta intensità.
Brividi da VAR, poi la svolta firmata Anguissa
Nella ripresa, Di Francesco inserisce Morente e il Lecce cambia marcia. Al 53’ il VAR richiama Collu per un tocco di mano in area di Juan Jesus: è rigore. Dal dischetto, Camarda ha la chance per il sogno, ma Milinkovic-Savic si supera. Parata decisiva, e il boato dello stadio si spegne.
Scampato il pericolo, il Napoli si scuote. Conte rivoluziona il centrocampo e inserisce Spinazzola, McTominay e Hojlund. La svolta arriva al 69’: punizione di Neres, stacco imperioso di Zambo Anguissa e palla sotto la traversa. È il quarto gol in campionato per il centrocampista camerunese, vero simbolo del Napoli operaio, solido e vincente.

Sofferenza finale e vetta solitaria
Nel finale il Lecce tenta l’assalto, ma il Napoli resiste con ordine e determinazione. Al triplice fischio, i partenopei festeggiano la quinta vittoria consecutiva e la vetta solitaria della classifica, a quota 21 punti. Un successo prezioso, frutto di maturità e carattere.
Halloween Edition: il Napoli vince nell’oscurità
In campo, gli azzurri indossavano la nuova maglia “Halloween Edition”: nera con dettagli arancioni, logo fluorescente. Un look perfetto per rappresentare questo Napoli: capace di brillare anche nel buio, di emergere dalle difficoltà e vincere con la testa prima ancora che con i piedi.
Ora arriva il Como: vietato abbassare la guardia
Sabato, nel weekend di Halloween, al “Maradona” arriverà il Como, rivelazione del campionato. Una sfida tutt’altro che semplice, che richiederà ancora una volta fame, umiltà e lucidità. Conte lo sa: per restare in cima serve continuità. E magari, un pizzico della fortuna portata da quella Porta Napoli che, da lontano, continua a vegliare.

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